Il tempio della Dea

Il Tempio della Dea

Associazione di Promozione Sociale e Centro Ricerche per la Partnership

Celebrazioni e Cerimonie

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Hanfasting


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  • Celebrazioni della Ruota dell’Anno: Celebrazione di Samhain Passaggio all’Altromondo e della Dea Crona; Celebrazione di Yule, Solstizio d’Inverno e della Dea dell’Aria; Celebrazione di Imbolc Festa della Luce e della Dea Fanciulla; Celebrazione di Ostara, Equinozio di Primavera e della Dea del Fuoco; Celebrazione di Bletane, Calendimaggio e della Dea Amante; Celebrazione di Litha, Solstizio d’Estate e della Dea delle Acque; Celebrazione di Lammas, Festa di Mezza Estate e della Dea Madre; Celebrazione di Mabon, Equinozio d’Autunno e della Dea della Terra.
  • Cerimonia del Nome per neonati e bambini
  • Cerimonie dei Cicli della Vita della Donna
  • Cerimonia del Menarca
  • Cerimonia di Guarigione e Riattivazione del Grembo
  • Matrimoni e Handfasting
  • Riti di passaggio per Donne e Uomini: Adolescenza, Età Adulta, Seconda Parte della Vita
  • Cerimonia Funebre

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Come possiamo ricreare e risignificare i Riti di Passaggio della vita umana moderna ispirandoci alle tradizioni antiche.

Viviamo in un mondo che è divenuto privo di cerimonie significative ed è uno dei nostri compiti riportare il significato nella vita di tutti i giorni attraverso rituali quotidiani e creando cerimonie per quelle occasioni importanti della vita che necessitano di essere segnate e benedette dall’energia della Dea. La cerimonia è il mezzo attraverso cui la Sacerdotessa o la/il Celebrante crea consapevolmente le condizioni in cui possiamo sperimentare le energie della Dea che si muovono dentro di noi e tra noi. Impariamo a creare contenitori energetici in cui la Dea possa essere invocata, in modo da poter essere sperimentata sia da coloro che sono attivamente coinvolti nel richiamarla sia da coloro che partecipano alla cerimonia. Lo scopo della cerimonia è sempre di approfondire la nostra relazione diretta personale e collettiva con la Dea, per benedire, trasformare e guarire, per rivelare di più circa la sua natura, il suo amore e compassione.

La riscoperta e la creazione di una mitologia, di un simbolismo e di una spiritualità, che sacralizza i valori femminili e ci infonde il desiderio di trasformare noi stessi e le nostre società, porta con sé nuovi criteri di azione.

Un aspetto importante di questa trasformazione è quello di ricercare, attualizzare, reinventare o rielaborare rituali di connessione con le energie naturali e divine ed anche cerimonie per celebrare i riti di passaggio (i momenti cruciali dell’esistenza: nascita, morte, unioni, separazioni, ingresso nell’adolescenza, nell’età adulta, e così via) e valorizzare le azioni quotidiane di cura di sé e degli altri.

Ciò è reso possibile anche grazie alla crescente riappropriazione della conoscenza delle antiche radici spirituali femminili da parte di Donne di Saggezza, grazie alla possibilità di studio, di espressione e approfondimento da parte di quelle donne che si sono riprese l’accesso alla parola detta, scritta e performata in rituali; con la formazione di numerose vie esperienziali, di pratica e di studio, che attualizzano pratiche sciamaniche e modelli sacerdotali, rielaborati sulla base della riscoperta degli antichi ordini sacerdotali femminili dediti al culto della Dea in tutte le sue espressioni.

Le nostre radici spirituali affondano nel sacro femminile, nell’onorare il potere di creazione e trasformazione delle forze naturali, della madre terra riconosciuta dalle nostre antenate, secondo tradizioni unitarie nel riferimento al potere creativo femminile e che ci vede tutte creatrici, madri, figlie, sorelle, capaci di esprimere amore in molte forme, e ci consente un‘identificazione e un riconoscimento con la nostra amata e potente Grande Dea.

Insieme alla ricostruzione della nostra identità, anche spirituale, ci riappropriamo inoltre degli strumenti, delle pratiche, dei rituali, dei modi di comunicare le nostre esperienze spirituali e materiali nel contesto sacro.

Queste vie, anche se sono fortemente caratterizzate al femminile, donano la possibilità anche agli uomini che desiderano ri-ascoltare la voce della Dea di accedere nuovamente al sacro femminile contenuto in loro stessi, avendo la possibilità di riscrivere in prima persona nuovi modelli di vita e di spiritualità, anche specificatamente maschili, ma sostenibili da tutti gli esseri umani, e riconoscendo che cosa nei modelli della società patriarcale abbia castrato e snaturato, anche il maschile.

Chi di noi non si è mai domandata che cosa facevano realmente le sacerdotesse nell’antichità? Come impiegavano la loro vita rituale, di quali compiti erano incaricate, quale ritualistica precisa seguivano? La curiosità e la volontà di riscoprire queste pratiche risiede in molte donne e in molti uomini che sentono la chiamata a riscoprire usi e costumi maggiormente collegati ad una spiritualità primigenia, profondamente insita nell’essere umano. Grazie all’opera di storiche, antropologhe, archeologhe che cercano di ricostruire attraverso studi accademici un quadro più possibilmente vicino alla realtà abbiamo la possibilità di scoprire parte di questi dati, ma sempre più fortemente oggi si avverte l’esigenza di un rinnovamento della spiritualità attuale, attraverso la riconnessione con le nostre radici più antiche e con la riproposta e l’attualizzazione di pratiche rituali.

Da questi nuovi modelli reali possiamo partire per realizzare una società rinnovata e un modo di vivere la spiritualità e la ricerca più consapevole; particolarmente, fare esperienza diretta della dimensione rituale ci permette di strutturare modelli culturalmente attendibili e riconnessi ad antiche e nuove realtà.

Non dobbiamo dimenticare che non è solamente una corretta ricerca accademica a donarci la garanzia di ripristinare modelli antichi funzionali, abbiamo anche l’esigenza di crearne altri nuovi e maggiormente fruibili nella realtà odierna. È attraverso la creazione e il vissuto di queste esperienze che le donne e gli uomini possono trasformarsi.

L’ispirazione portata dall’incontro con la Dea è continua, è un viaggio di scoperta in ognuna e ognuno di noi e ci conduce a ri-membrare e ri-conoscere la propria Sacerdotessa o Celebrante Interiore.


Nessuno di questi percorsi o sessioni sostituisce in nessun modo percorsi psicanalitici o medici. Ci riserviamo di inviare direttamente a chi di competenza per questi tipi di servizi e vi chiediamo di rivolgervi esclusivamente a psicologhe, psicologi, analisti e medici se avete bisogno di indicazioni e diagnosi in tali campi. Grazie.


CELEBRATIONS AND CEREMONIES

  • Celebrations of the Wheel of the Year: Samhain, Passing to the Otherworld and the Crone Goddess Celebration; Yuel, Winter Solstice and the Air Goddess Celebration; Imbolc, the Festival of Light and of the Maiden Goddess Celebration; Ostara, Spring Equinox and the Fire Goddess Celebration; Beltane, Candlemas and the Lover Goddess Celebration; Litha, Summer Solstice and the Water Goddess Celebration; Lammas, Midsummer and the Mother Goddess Celebration; Mabon, Autumn Equinox and the Earth Goddess Celebration.
  • Moon-cycles Celebration: Full Moon Ceremony
  • Naming Ceremonies for newborns and children
  • Ceremonies for the Cycles in the life of a woman
  • Coming of Age Ceremony (first menstruation)
  • Healing and Womb reactivation Ceremony
  • Handfastings
  • Rites of passage for both men and women: Coming of Age, into Adulthood, into the second part of life (Eldering, Croning)
  • Passingo pver ceremonies, burials.

How we can recreate and resignify the rites of passage of present-day human life by drawing inspiration from ancient traditions.

We all live in a world which has become devoid of significant ceremonies, so it is one of our tasks to bring meaning back into everyday life through everyday rituals and to create ceremonies for those important occurrences in life that need to be marked and blessed by the energy of the Goddess. A ceremony is the means by which the Priestess or Priest  consciously creates the situation where we can experience the energy of the Goddess that move within us and among us. We learn how to create energy containers where the Goddess can be invoked so that she can be experienced both by those who actually invoke Her, and by those who take part in the ceremony. The aim of the ceremony is aòways such as to enhance our direct personal and collective relationship with the Goddess in order to bless, transform and heal, in order  to further uncover her nature, her love and compassion.

The rediscovery and the creation of a mythology, of a symbolism and of a spirituality which hold sacred feminine values, prompting us to transform ourselves and our communities, bring about new action standards.

An important aspect of such a transformation is that of researching, actualizing, reinventing or rielaborating connection rituals with natural and divine energies as well as ceremonies to celebrate rites of passage (the crucial moments of human life: birth, death, union, separation, entering puberty, adulthood, and so on), giving special value to the daily care of ourselves and of other people.

This is made possible also by  growing numbers of Wise Women reclaiming the knowledge of women’s ancient spiritual roots; by the studies, the expressions and the improved knowledge of those women who reclaimed access to the written, the uttered and the performed word in rituals; by the making of several  paths for experience, learning and practicing, which employ shamanic practices and priestessing models, rielaborated accorfing to the rediscovery of the ancient women priestesses orders dedicated to the worship of the Goddess in all her manifestations.

Our spiritual roots stem from the sacred feminine, the honoring of the power of creation and transformation of natural forces, of Mother Earth as conceived by our ancestors, according to unitarian traditions based on the creative feminine power that makes us all creators, mothers, daughters, sisters able to express love in many forms and allows us to identify and recognize ourselves in our beloved and powerful Great Goddess.

Besides the rebuilding of our identity, also of a spiritual one, we reclaim as well the tools, the practices, the rituals, the means by which we communicate our spiritual and material experiences in a sacred context.

These paths, even though stongly feminine-oriented, also offer an opportunity for men wishing to re-listen to the voice of the Goddess, to access again the sacred feminine that lies inside themselves, to get he possibility to re-write in the first person new models of life and spirituality, even if specifically masculine but accesssible by all human beings, and to recognize what has emasculated and distorted the masculine in the models of patriarchal society.

Who has ever wondered what did the ancient priestesses really do? How did they spend their ritual life, what tasks did they have, what ritual practices did they follow exactly? The curiosity and the will to rediscover these practices lies in lots of women and men who feel the call to the rediscovery of customs and traditions more linked to an ancestral spirituality, deeply set in human beings. Owing to the works of lady historians, anthropologists, archaeologists trying to rebuild through their academic studies a picture as close as possible to reality, we are given the possibility to discover part of these details, but nowadays we have a need, which is getting stronger and stronger, to renovate our current spirtuality by reconnecting with our most ancient roots and by riproposing and rebuilding ritual practices.

We can start from these new real patterns to achieve a renewed society and a more conscious way of living our spirituality and our search: in particular, acquiring a direct experience of a ritual dimension allows us to structure patterns which are culturably reliable and reconnected to ancient and new realities.

We must not forget that it is not only a correct academic search that guarantees the restoring of functional ancient models, we also need to create other newer and more usable models in present day society. It is through creating and living these experiences that men and women can transform themselves.

The inspiration brought about by the encounter with the Goddess is continuous, it is a discovery journey in everyone of us, men and women, and leads ut to re-member and re-know our inner Priestess or Priest.


None of these trainings or sessions is by any means a substitute of medical or psychiatric treatment. We reserve the right to ask anyone in need of such services to address directly a licensed psychiatrist, psychologist or physician for a consultation or therapy.    


Il tempio della Dea